Negli ultimi anni si sente spesso parlare di aziende impegnate in campagne di guerrilla marketing per pubblicizzare i loro prodotti. Si tratta di una particolare strategia di marketing che punta a colpire l'immaginazione dei consumatori, suscitando reazioni di stupore e sorpresa, mediante l'uso di tecniche promozionali inusuali. In questa guida verrà trattato cos'è il guerrilla marketing e come viene utilizzato nel mercato pubblicitario.
Analizziamo cos'è, quali sono le strategie e le tecniche utilizzate nel guerrilla #marketing Condividi il TweetCos'è il guerrilla marketing
L'espressione guerrilla marketing viene utilizzata per indicare una strategia pubblicitaria a basso costo che punta a stimolare l'immaginario e i meccanismi psicologici delle persone, al fine di modificarne le abitudini d'acquisto, sfruttandole a proprio vantaggio. Questa particolare forma pubblicitaria è stata ideata da Conrad Levinson che l'ha definita come un mezzo promozionale utilizzato dalle piccole aziende per pubblicizzare i propri prodotti in modo efficace, investendo piccoli budget e puntando su aspetti come il tempo, l'energia e l'immaginazione.
In passato il guerrilla marketing era usato soprattutto dalle piccole imprese, oggi invece, grazie alla sua efficacia, è divenuto oggetto di attenzione anche delle aziende più famose che utilizzano le sue tecniche nelle loro campagne promozionali. La strategia pubblicitaria del guerrilla marketing si basa sull'uso di una serie di tecniche ed espedienti non convenzionali che vengono diffusi sfruttando il potere dei media e il tradizionale passaparola. L'obiettivo è quello di ottenere un forte impatto sul pubblico, creando una vera e propria narrazione intorno al prodotto da promuovere. La dimensione narrante serve a coinvolgere emotivamente i consumatori, stimolandone aspetti come la riflessione e la comprensione, al fine di portarli ad interrogarsi sul messaggio che si vuole trasmettere con la campagna pubblicitaria e sugli effetti che l'azienda vuole ottenere.
Caratteristiche e tecniche del guerrilla marketing
Il guerrilla marketing è stato fondato da Conrad Levinson, il quale ne ha delineato le caratteristiche e le strategie attraverso un omonimo best seller pubblicato nel 1984 che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. Ecco in sintesi le caratteristiche principali del guerrilla marketing, secondo il suo fondatore:
- Low cost: è uno strumento pubblicitario che richiede l'impiego di esigue risorse finanziarie e per questo può essere usato anche da imprese nascenti o di ridotte dimensioni;
- Tempo ed immaginazione: per ottenere la sua efficacia, il guerrilla marketing non punta sull'investimento economico ma sull'impiego di tempo, energia ed immaginazione;
- Relazioni: il metro di giudizio del guerrilla marketing per determinare il successo degli affari non si fonda sulle vendite in sè per sè ma sulla sua capacità di generare nuove relazioni e legami col pubblico;
- Focus specifico: a differenza di altre strategie di marketing, punta a pubblicizzare specifici prodotti, non diversifica l'offerta proponendo servizi aggiuntivi;
- Consolidamento della clientela: anche in questo caso il guerrilla marketing si differenzia da altre forme promozionali poiché si concentra sulla clientela già presente, piuttosto che sull'acquisizione di nuovi consumatori;
- Cooperazione: la competizione viene rigettata per dare spazio alla cooperazione tra tipologie d'affari differenti e strumenti apparentemente lontani tra loro;
- Combinazione di tecnologie esistenti: si tratta di una strategia che combina metodologie differenti, sfruttando tecnologie già esistenti in modo non convenzionale, con l'obiettivo di valorizzare il proprio prodotto.
Tra le tecniche più utilizzate nel guerrilla marketing abbiamo:
- Stickering: consiste nell'utilizzare degli adesivi promozionali che vengono affissi e distribuiti sia in modo mirato sia mediante l'azione volontaria della gente; si tratta di una tecnica molto economica, usata soprattutto in passato e oggi sempre meno utilizzata a causa del numero crescente di adesivi presenti nelle città che ne riducono l'incisività;
- Newsmaking: è una tecnica che si usa per trasformare in notizia un evento legato al marchio e ai suoi prodotti, esso deve essere importante e suscitare interesse e attrazione nel pubblico; lo scopo è quello di diffondere l'accadimento attraverso i media, arrivando a più persone possibili;
- Trojan marketing: con questa strategia il prodotto da promuovere viene mascherato all'interno di un cavallo di troia; l'obiettivo è creare una trojan news attraverso eventi e situazioni strane ed insolite che facciano notizia tra la gente, diffondendosi; la notizia deve essere ricollegabile al prodotto sponsorizzato e possedere la capacità di autoreplicarsi nella società.