
Sommario
- ottimizzazione mobile (che noia)
- https (che palle)
- GDPR n.679/2016 (che c'entra?)
- Gutemberg (sei scemo?)
Ottimizzazione mobile
Contro ordine. Non ho voglia di parlare di questo fattore, dato che il discorso è ridondante e in molti hanno speso più parole di quanto farò io. Quel che vi basti sapere è che:- Google ha introdotto il mobile-first index (annunciato a novembre 2016), ovvero se prima l'indice con cui venivano posizionati i siti era desktop, per fare le opportune correzioni per la serp mobile, ora è il contrario.
- Da luglio 2018 la velocità di caricamento sarà uno dei fattori di posizionamento per un sito sulla SERP mobile. O meglio se avete commesso l'errore di avere un sito lento/non ottimizzato per un device mobile verrete penalizzati a fronte di url più performanti.
HTTPS
Sono anni che Google la mena con sta storia e ha provato in tutte le maniere a fare terrorismo psicologico per far comparire tutti i domini con un bel lucchetto verde sulla barra dell'URL, con una serie decisa di comunicati (prima) e interventi (dopo):- agosto 2014: https diventerà un segnale di ranking
- dicembre 2015: Su un url in https e uno in http (di uno stesso dominio) si visualizzerà prima quello in https
- settembre 2016: Se collezioni dati di carte di credito e passwd via form e non sei in https ti becchi un messaggio "Non sicuro" sull'url quando si usa Chrome a partire da gennaio 2017
- aprile 2017: da finestra nascosta di Chrome se il sito non è in https compare un messaggio "Non Sicuro"
- febbraio 2018: la deadline definitiva, da luglio 2018 tutti i siti non in https si beccheranno un messaggio di non sicuro sulla barra dell'URL
- bounce rate, tempo di permanenza e percezione utente pessimi quando si atterra su un risultato contrassegnato come "non sicuro"
- l'errore nell'effettuare il passaggio ad https da parte nostra, dei nostri competitor o da parte dei siti che ci linkano influirà sul nostro posizionamento
GDPR n.679/2016
Qui estremizzo e non è così importante come gli altri fattori ma... nel nuovo GDPR n.679/2016 in vigore da fine maggio 2018 viene specificato, tra le altre cose, come sia necessario tracciare l'utenza solo dopo consenso (in realtà è già così) e fornire loro la possibilità di scegliere quali cookie spegnere. In funzione di come applicherete questa normativa vi perderete più o meno dati e/o utenti. Mi spiego meglio:- errore nel far eseguire il codice di Analytics impedirà il corretto tracciamento utente. Se riscontrate flessioni nei dati di accesso al vostro sito chiedete al vostro sviluppatore se e come ha implementato il blocco del codice di Google Analytics preventivo e richiesto dalla normativa (e già che ci siete anche il blocco dei diversi codici di tracciamento, adv, etc per capire se possono influire in altri aspetti del vostro lavoro)
- una frenesia di messaggi errati sui siti o comunicazioni errate da parte dei giornalisti potrebbero portare ad una isteria collettiva, a un delirio sicuritario da parte degli utenti e ad eventuali crociate verso ignari webmaster. E magari ad un effetto farfalla che farà terminare il mondo che noi tutti conosciamo. (si ok sto esagerando)
- una cattiva implementazione della normativa sul nostro sito/sito gestito potrebbe portare ad una sanzione pecuniari pesante (a minare la nostra attività e/o collaborazione con il sito) oltre che ad una eventuale pessima reputazione su chiave brand data dalla pubblicazione del provvedimento nei nostri confronti sul sito del garante alla privacy
Gutemberg
In una futura versione di Wordpress (la 4.8 che verrà rilasciata a giugno 2018) verrà rilasciato un nuovo editor visuale chiamato Gutemberg con nuove e interessanti opzioni ai fini dell'impaginazione dei contenuti. Peccato che questa modifica al core di WP possa andare in conflitto con gli attuali plugin dedicati a far da visual editor e in alcuni casi con layout che prevedono custom field. Ora dato che:- Wordpress è il CMS più usato al mondo
- L'utente medio di WP è ignaro ed è abituato oramai ad cavarsela con dei click
- In moltissimi usano visual editor
- In tantissimi aggiornano wordpress senza prima provare a capire, su copie di sviluppo, se qualcosa non funzione
- In pochissimi, sull'utenza generale, non sanno fare un downgrade di wp
- È già successa una cosa simile in passato (ma solo legata agli utenti di Visual Composer)
La timeline dei (miei) fattori SEO per il 2018
Riassumendo:- maggio 2018: GDPRgeddom
- giugno 2018: crisi da Gutemberg
- luglio 2018: velocità di caricamento mobile
- luglio 2018: HTTPSgeddom
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pino
Nato con la passione per l'informatica da mamma Access e papà ASP nel 2002 rinnego repentinamente la mia paternità facendomi adottare da papà PHP e mamma SQL.
Allevo HTML e correlati fiori in CSS mentre vedo i frutti del mio orticello SEO crescere grazie alla passione e alla dedizione della coltura biodinamica; perchè il biologico è fin troppo artificiale.
Realizzo siti internet a tempo pieno, nei restanti momenti mi occupo di redigere articoli per questo sito e saltuariamente far esperimento nel mare che è internet.
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