Facebook Ads: è possibile utilizzare più del 20% di testo
Articolo datato
Questo articolo non è più aggiornato da almeno 3 mesi perciò verifica le informazioni che vi sono contenute in quanto potrebbero essere obsolete.
Ne volevo parlare da tempo, ma solo ora trovo il tempo di scrivere un articolo su una modifica importante per tutti coloro che si occupano di advertising su Facebook, la piattaforma sociale più utilizzata al mondo e in Italia.
In particolare la novità (di oramai qualche mese fa) è che è possibile utilizzare più del 20% di testo negli ads di Facebook e di Instagram, gestiti entrambi nel pannello businness manager.
#Facebook elimina la restrizione del 20% di testo negli annunci sponsorizzati Share on X
L'advertising su Facebook e Instagram
Dal 2012, anno in cui si è introdotta la possibilità di effettuare campagne sponsorizzate nella Sezione Notizie di Facebook (mentre su Instagram solo da agosto dell'anno scorso in cui è stata introdotta la possibilità di effettuare inserzioni a pagamento per tutti i pubblisher) era possibile utilizzare immagini, nelle campagne pubblicitarie, con meno del 20% di testo.
La scelta di questa "limitazione tecnica" era da ricercarsi nel concetto tipico del native advertising, dove l'annuncio non deve comparire come un chiaro messaggio pubblicitario di interruzione nel normale flusso di contenuti e che gli ads siano ntegrati il più possibile.
Per questo motivo i social di Zuckerberg richiedevano un costante controllo, da parte dei revisori interni allo strumento e responsabili delle inserzioni sponsorizzate, per bloccare tutti quegli annunci con contenuto testuale (logo aziendale compreso e immagini modificate con testo) superiore al 20%, analisi che anche per gli inserzionisti era possibile fare in autonomia.
Come analizzare la percentuale di testo
Vi sono due strumenti per calcolare la percentuale di testo:
- Lo strumento online automatizzato che indica quanto testo è presente e conseguentemente la portata del tuo annuncio;
- Uno strumento manuale per la selezione delle aree coperte da testo, per comprendere come intervenire e come limitare il contenuto testuale;
Il native advertising
Questa modalità di advertising è così definita perchè il messaggio pubblicitario ha l'aspetto dei contenuti "nativi" in cui viene ospitato non distraendo il visitatore dalla lettura del contenuto. L'obiettivo è di rendere l'ads il meno intrusivo possibile, non bloccando la fruizione del contenuto e intercettando solamente l'utenza interessata all'annuncio.
L'abolizione della regola del 20% di testo sulle inserzioni Facebook e Instagram
Da qualche mese dopo l'abolizione della regola del 20%, sulle piattaforme di Zuckerberg è possibile utilizzare più testo negli annunci predisposti per uscire in modalità display o retargeting, ma in funzione della quantità di caratteri nell'annuncio gli annunci usciranno in frequenza diversa.
In particolare sono 4 le categorie in cui vengono divisi gli annunci:
Testo immagine: OK
Annuncio con testo nullo o pochissimo testo (al di sotto del 20%), l'ads uscirà con una frequenza normale.
Testo immagine: LOW
Immagine con una bassa quantità di testo (al di dopra del 20%), l'ads uscirà con una frequenza lievemente limitata.
Testo immagine: MEDIUM
Annuncio con una buona quantità di testo, l'ads uscirà con una frequenza limitata.
Testo immagine: HIGH
Immagine con una enorme quantità di testo, l'ads uscirà con una frequenza così limitata da raggiungere una infima quantità di utenza.
Considerazioni sulla pubblicità su Facebook e Instagram
Pur se in molti sono contenti dell'abbattimento della barriera del 20% del testo negli annunci sponsorizzati su Facebook e Instagram è necessario comprendere che:
- per non aumentare il costo per acquisizione, a causa dell'automatismo che limita la pubblicazione, è opportuno non esagerare nella quantità di testo;
- più testo è presente nell'annuncio e più l'ads verrà preso come spam dall'utenza;
- la logica del native advertising è funzionale a patto di non interrompere il flusso di lettura dell'utenza, e con un annuncio a pagamento totalmente testuale, potresti peggiorare il sentiment per il brand/prodotto che stai provando a sponsorizzare;
- Dipende dai casi ma è opportuno considerare se utilizzare Facebook per acquisire i lead direttamente;
Approfondimenti Correlati
Facebook Retargeting: come e perchè utilizzarla
tempo di lettura: 3 min
Scopri di piùLascia un commento
RI.DO.PC. - P.IVA 10902370013
© 2013-2024 Tutti i diritti riservati