Google aggiorna le linee guida per i raters: quali sono i cambiamenti?
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Siete convinti che Google valuti il contenuto del vostro sito esclusivamente attraverso i suoi Bot? Bene, vi sbagliate alla grande. Da parecchi anni, infatti, il gigante di Mountain View utilizza dei valutatori (raters) umani che hanno il compito di dare un giudizio sulla qualità dei contenuti associati a determinate query di ricerca. Non si tratta certo di una novità per chi lavora nel settore del web marketing, tant'è che il celebre portale Search Engine Land è riuscito addirittura a intervistare un rater assunto per conto di Google.
La notizia di queste ore è che Google ha modificato le linee guida che vengono fornite alle persone reclutate dall'azienda per valutare in contenuti del web. Ne ha scritto in un interessante articolo la blogger Jennifer Slegg, subito ripresa dai più importanti siti a livello mondiale che si occupano di web marketing. Ma veniamo al sodo: cosa è cambiato rispetto alle versioni precedenti? Quali informazioni sono utili ai consulenti SEO che vogliono posizionare i loro siti web?
Eat = dai in pasto ottimi contenuti ai tuoi utenti
L'acronimo Eat (expertise, authoritativeness and trustworthiness ) è il mantra che Google chiede di seguire ai suoi raters. In pratica ai valutatori viene chiesto, non solo di leggere una contenuto collegato ad una determinata query e stabilirne la qualità, ma vengono altresì invitati a seguire l'autore che l'ha generato per comprendere se è davvero competente sull'argomento in questione. Si tratta di una svolta verso l'inserimento dell'autorship nell'algoritmo di Google? Difficile dirlo ma è evidente che Google e il web in generale stanno ponendo sempre più attenzione su questo aspetto. Fino a qualche anno fa aprire un profilo finto su forum e social era facile e immediato, oggi molti siti richiedono anche un numero di telefono per confermare realmente la nostra identità. Insomma, la direzione è quella, sarà interessante capire come verrà messa in pratica nei risultati di ricerca.
Annunci = Adsense sì ma anche no e le affiliazioni?
Molto meno chiare sono le linee guida per i raters dal punto di vista dell'advertising. Un sito internet pieno di annunci pubblicitari non è sicuramente attrattivo per un utente ma è la stessa Google attraverso Adsense ad invogliare i publisher a inserire annunci sempre più grandi e invasivi anche su dispositivi mobile. Sarebbero quindi favoriti i siti di carattere aziendale che solitamente sono privi di pubblicità proprio per non distrarre l'utenza: Google si contraddice dunque? Molto interessante, invece, la cancellazione dalle linee guida per i raters del riferimento ai "thin affiliates", ossia gli utenti che non propongono contenuto di valore per cercare di vendere un prodotto ma si limitano esclusivamente a copia-incollare le schede prodotto dai siti che vogliono sponsorizzare. Semplice dimenticanza o convinzione che ormai il boot di Google riesce a distinguere le buone affiliazioni da quelle scarne?
Reputazione = occhio ai commenti negativi
Altra interessante notazione concerne il concetto di reputazione che viene introdotto nel manuale dedicato ai raters. E' plausibile che ai valutatori venga richiesto di informarsi sulla reputazione on-line un autore o un azienda in modo tale da comprendere se i contenuti che ha proposto alla comunità sono all'altezza del suo effettivo operato. Si tratta, sicuramente, di una innovazione di non poco conto che va a ricollegarsi con il concetto di "Eat" sopra esposto. Insomma, il futuro della seo è dietro l'angolo ma noi siamo pronti? Non disperiamoci, siamo ancora in tempo ad adeguarci!
Ah, stavamo dimenticando: ma questo manuale è disponibile? L'autrice dell'articolo che ha innescato la notizia ha comunicato che le è stato esplicitamente richiesto di non diffondere la guida. Noi in rete siamo riusciti a risalire alla prima versione datata novembre 2012, se avete una versione più recente fateci sapere!
Altri riferimenti:
- Gli aggiornamenti alle linee guida per i Quality Raters di Google
- Cosa sono i contenuti di qualità - il Taglia Blog dell'11 settembre 2012 (articolo vecchiotto ma molto valido)
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