WordPress, i link e l’attributo “nofollow”, “sponsored”, “ugc” e “noopener”
Oramai è un argomento all'ordine del giorno: gestire male i link nel proprio sito, utilizzandoli per manipolare l'algoritmo , in alcuni casi vendendoli potrebbe comportare penalizzazione se non effettuato mediante attributo nofollow.
Incominciamo quindi a prepararci a questa eventualità e iniziamo a vedere come effettuare le modifiche.
Ma prima facciamo un passo indietro, per chi non conosce l'uso dell'attributo "nofollow" nei link vediamolo nel dettaglio e ancor prima analizziamo la sintassi per comprendere in generale la terminologia legata ai tag HTML.
Premessa
L'HTML (o HyperText Markup Language) è un linguaggio di Markup (e non di programmazione!) utilizzato per scrivere ipertesti e diffonderli mezzo Web. e nel corso degli anni si è evoluto su più fronti e ha incominciato a venir utilizzato in altri ambiti oltre al Web.
Il primo grosso passo è stata la separazione dal codice relativo al contenuto (rimasto l'HTML) a quello relativo agli stili di impaginazione (i CSS o Cascading Style Sheets) un enorme passo avanti per preparare contenuto dedicato a varie visualizzazioni. Ancor oggi infatti preparando un file CSS per la visualizzazione a monitor e uno ottimizzato per la stampa possiamo, mediante i metatag, formattare il contenuto in maniera diversa in funzione che sia indirizzato alla visualizzazione su schermo piuttosto che su carta una volta stampato. A metà 2007 siamo poi giunti all'HTML 5 dedicato allo sviluppo delle applicazioni.
Con il passsare degli anni la sintassi con cui riferirsi ai selettori HTML o meglio definiti TAG HTML è rimasta la stessa.
Con TAG HTML andiamo quindi a riferirci ai selettori che vanno a costituire le pagine in cui inseriamo i nostri contenuti. In funzione del tag html che scegliamo di usare la sintassi con cui scriverlo varierà.
In particolare, nel caso dei link a siti esterni o pagine interne al sito, il tag html da utilizzare è il classico <a href=""></a>
e che a differenza, ad esempio dei tag html <img>
o <hr/>
per poter funzionare si deve dichiarare nella forma: <a> testo del link </a>
.
Ogni qual volta, utilizzando un editor visuale oramai onnipresente nei blog, in Wordpress o nei social network andiamo ad inserire un link con l'universale icona della catenella:andiamo in realtà ad inserire un link in questo formato.
I tag html supportano degli attributi per specificare meglio come quel determinato selettore deve funzionare.
Per comprendere meglio vi rimando all'organo che sovrintende e stabilisce gli standard tecnici per il World Wide Web: la W3C o World Wide Web Consortium.
Il tag Link
Analizziamo ora il formato con cui si deve esprimere un link e quali attributi possiamo utilizzare e nello specifico l'attributo "nofollow".
Gli attributi, all'interno di un tag HTML si possono utilizzare nell'ordine in cui si vuole, non cambia nulla sia nella renderizzazione che in termini di SEO.
Un link, come detto nel precedente paragrafo, va espresso in questa maniera: <a href="http://www.sito.com">testo del link</a>
e supporta vari attributi per specificare comportamento e stile:
- URL espresso con
href="link"
dove link può essere un url assoluto che punta ad un altro sito web(ad esempio: href="http://www.sito.com"), un url relativo che punta ad una pagina nello stesso sito (href="nomepagina.htm"), un'ancora nella pagina (href="#nomeancora"), un javascript (href="javascript:alert('Ciao');") o un protocollo diverso dai precedenti (ftp://, mailto:, https://)
Scrivetemi alla mia email <a href="mailto:cippa@lippa.net">cippa@lippa.net</a>
Permette di far aprire il proprio client di posta elettronica, se configurato, e farlo puntare direttamente a questo indirizzo email
Visita il link dedicato al <a href="seo-organico.html">SEO organico</a> presente in questo sito
Effettuerà un link alla pagina seo-organico.html presente nello stesso sito - target: serve a specificare in quale finestra si deve aprire il nostro link. Se non specifichiamo niente infatti il nostro link si aprirà nella stessa pagina. Il valore di questo attributo può essere: _blank (apri il collegamento in nuova finestra), _self (apri il collegamento nella finestra in cui è presente il link), _parent (apri il collegamento sul frame di origine o in quello corrente) e _top (apri il collegamento al livello superiore).
Il link apre in una nuova <a href="newpage.htm" target="_blank">pagina</a>
Aprirà il link newpage.htm in una nuova pagina mantenendo aperta quella di partenza. Di mio ogni volta che inserisco un link ad un sito esterno aggiungo questo attributo per limitare che l'utenza se ne vada. - title: un attributo dei link molto importante per aumentare l'accessibilità del nostro sito internet. E' il testo alternativo al link, quel tooltip che compare quando vi fermate con il mouse sopra ad un link e viene letto dai reader delle persone cieche per descrivere il link e dar un'idea a chi ha una disabilità e non può vedere di dove punta un determinato link.
Visitate una nuova pagina dedicata al
Avvertirà i non vedenti che quel link punta ad una pagina con argomento il SEO per i non vedenti.
<a href="seo-per-non-vedenti.htm" title="il SEO per i non vedenti">SEO per i non vedenti</a> - rel: attributo di relazione che può valere nofollow, lo vediamo a seguire nello specifico.
- Vi sono ancora hreflang (per specificare la lingua del collegamento) e accesskey per associare un tasto di scelta rapida per il link, ma non vengono molto utilizzate e se interessati a voi il compito di esplorare l'uso di questi attributi.
Un uso un po' diverso del link si può applicare quando vogliamo indirizzare ad una determinato punto di una determinata pagina mediante l'utilizzo di ancore ipertestuali (oggi molto utilizzate nei layout onepage) espressi in questo formato:
<a name="paragrafo1">Vai al paragrafo 1</a>
Inserendo poi l'ancora, come accennato nell'attributo URL, possiamo inserire il punto di arrivo:
<a href="#paragrafo1">Sezione 1</a>
Un esempio pratico in questo sito sono varie ancore inserite nella pagina dedicata alle figure retoriche nel SEO. Se vogliamo quindi è possibile inviare l'utente a leggere direttamente cos'è una metafora.
Come e quando utilizzare gli attributi dei link e in particolare il nofollow? Share on X
L'attributo rel="nofollow"
Nell'ottica di incominciare a far valere sempre meno il peso dei link nei collegamenti ipertestuali e per penalizzare le aziende che vendono link Google ha introdotto un attributo per i link, come accennato nel precedente paragrafo: l'attributo nofollow.
Associato ad un link va a specificare a Google (e ai vari motori di ricerca che rispettano questo standard) di "Non passare autorità a questo link". Attenzione! Non passare autorità non vuol dire "non seguire il link"!
In particolare nel caso volessimo quindi fare un link ad un sito esterno il nuovo formato in cui andarlo ad esprimere sarà:
Visita il <a href="http://www.sitoesterno.com" rel="nofollow">sito esterno</a> del mio amico!
L'attributo rel="sponsored"
Dal 2020 Google ha aggiunto due ulteriori attributi da utilizzare sui link. Il primo, che ci fa capire quanto il motore di ricerca è conscio che vi sia una compravendita di link e che vengano usati per manipolare il posizionamento, è un attributo che va utilizzato per contrassegnare un link acquistato o legato ad una pubblicità: l'attributo sponsored. Anche in questo caso il link non passerà autorità.
<a rel="sponsored" href="https://www.sito-che-compra-link.com">ancora manipolativa</a>
Chiaramente tutti i SEO che fanno link building a pagamento non lo vanno ad utilizzare, ma una parte del pubblico della rete ha incominciato ad usarlo, inviando segnali al motore di ricerca che pian piano li andrà ad elaborare.
L'attributo rel="ugc"
Questa è una indicazione per gli sviluppatori, che spiega loro di impostare con attributo UserGeneratedContent (ugc) tutti i link che l'utenza potrà inserire in autonomia, ad esempio nei commenti e nei forum. Anche con l'attributo rel="ugc" lo spider di Google sarà istruito per non passare autorità al link ricevente.
<a rel="ugc" href="https://www.example.it">sito esempio</a>
L'attributo rel="noopener"
In questo caso si tratta di un attributo usato in particolare da Wordpress da qualche anno. Il suo uso è di migliorare la sicurezza di WP per prevenire l'apertura di nuovi tab con accesso al documento d'origine, per venire sfruttati da un eventuale script javascript.
Miscelare gli attributi rel
Volendo i vari attributi si possono mescolare tra loro, quindi ad esempio:
<a rel="ugc noopener" href="https://www.example.it">sito esempio</a>
oppure <a rel="ugc, noopener" href="https://www.example.it">sito esempio</a>
sono entrambi validi e funzionanti.
Ma come faccio a modificare tutti i link del mio sito?
Beh in questo caso se siamo su piattaforma Wordpress ci viene in aiuto Broken Link Checker.
Una volta installato possiamo andare sotto alla voce del menù di amministrazione: Strumenti >> Link Rotti e selezionare Tutti e poi armarci di santa pazienza e inserire l'attributo rel="nofollow" nei link che puntato a siti esterni utilizzando la vista Codice.
Per quanto riguarda i link nei commenti non dobbiamo preoccuparci in quanto Wordpress in automatico inserisce l'attributo ugc (prima nofollow).
Attenzione però alle plugin che inseriamo nella Widget Bar, nel caso facciano link esterni ai social network anche loro dovranno essere nofollow!
Come inserire l'attributo "nofollow"
Per aggiungere l'attributo "nofollow" o "sponsored" ai nostri link si può fare in varie maniere. Vediamole insieme (parlo di versioni di WP aggiornate eh!).
Step 4
Processo di sviluppo sito web
Questa attività fa parte del mio metodo di lavoro come sviluppatore web
Editor Classico
Seleziona la stringa di testo che vuoi rendere link, premi sull'icona della catena e inserisci il link.
Poi premi sull'icona dell'ingranaggio e si aprirà una finestra per selezionare che attributi assegnare al link.
Editor Gutemberg
Con Gutemberg è leggermente più macchinoso e richiede un click in più.
Seleziona la stringa di testo che deve diventare link, premi su catenella.
Inserisci il link ed invio. Poi click sul link e comparirà la possibilità di premere sulla voce Advanced, fallo e aggiungi l'attributo che desideri.
Via codice
È necessario entrare nella vista codice, del nostro contenuto, mediante l'editor visuale fornito da Wordpress.
Per farlo, dopo che abbiamo aperto il nostro post dal pannello di amministrazione, premiamo sul bottone "Testo" in alto sulla sinistra.
Il contenuto del nostro editor si trasformerà e ci mostrerà il codice HTML del nostro post.
Dobbiamo quindi cercare la parte relativa ai nostri link e aggiungere a manina l'attributo "nofollow" al testo (prima della chiusura del tag <a href>).
Link Building e SEO
Ora però facciamo alcune riflessioni importanti per chi vuole effettuare attività di ottimizzazione SEO di un dato dominio per il motore di ricerca.
Step 6
Metodo di lavoro SEO
Questa attività fa parte della mia organizzazione del lavoro come consulente SEO
L'autorità dei link
Anche se Google nelle sue linee guida spiega di non manipolare artificiosamente l'algoritmo del motore di ricerca, mediante compravendita di link, in realtà la link building è una attività fiorente ed anzi, negli ultimi anni sono sorti anche in Italia veri e propri marketplace di link (che consiglio di usare a piccole dosi, pur se comodi, per evitare che vengano identificati pattern di link).
Questo perché sin dalla nascita di Google uno dei principali parametri per valutare un dato dominio era la quantità e qualità di link in ingresso. Del resto la rete internet ha questo nome perché è effettivamente una rete che permette facilmente di correlare le informazioni. Quindi una informazione che riceve più link di un'altra è, agli occhi di Google, più importante o meglio: ha più autorità.
Un consulente SEO che non valuterà questo aspetto sarà quindi destinato a rimanere dietro agli altri.
L'equilibrio nella link building
Tutti i consulenti SEO specialist sono consci che per sviluppare un profilo link credibile vi è necessità che esso sia il più possibilmente simile ad uno naturale. Di conseguenza è giusto che il sito abbia:
- molte menzioni: ovvero il dominio, il brand pubblicati su pagine senza che siano collegate con un link
- molti link nofollow e ancor di più ugc
- qualche link dofollow
Conseguentemente sarà necessario equilibrare bene i link in ingresso, per evitare qualunque possibile forma di penalizzazione.
Sappiate poi, nel caso vogliate vendere link e guest post, di fare ben attenzione che nessuno SEO specialist acquisterà un link ai fini di link building con un attributo nofollow, ugc, sponsored, a meno che non voglia equilibrare la propria strategia link o sia intenzionato a effettuare attività di digital PR (ad esempio acquistando un link su adkronos o Ansa). Attenzione a configurare bene Rank Math e a non modificarne le impostazioni nel tempo, perché una attività è anche quella di monitorare (automaticamente con dati tool) se i link acquistati vengono modificati nel tempo.
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