
Da pochissimo è stata rilasciata la nuova versione di Yoast SEO, la 6.2 per l’esattezza, che promette un’analisi della leggibilità migliore, in particolare per testi scritti in francese e spagnolo.
Come si può leggere dal blog del plugin, l’analisi di leggibilità si concentra su alcuni aspetti, quali lunghezza della frase, l’eventuale uso di forma passiva e di parole di transizione, facilità di lettura e così via. Lo scopo? Quello di evitare che i testi siano di difficile comprensione, tenendo ben presente che la lettura via web è notevolmente diversa dalla lettura su carta. E basta sfogliare un quotidiano per accorgersene…
5 trucchi per ottimizzare il lavoro ai fini #SEO grazie a Yoast 6.2 Condividi il Tweet
Attenzione, però, se decidete di attivare l’analisi di leggibilità (che può essere disabilitata, accedendo alla tab Funzionalità in Bacheca) è il caso di non prendere per oro colato tutto ciò che Yoast pontifica. Se sto scrivendo un testo specialistico, destinato a professionisti del settore, è logico aspettarsi un punteggio di leggibilità mediocre. Vale lo stesso per i mitici semafori rossi, gialli e verdi: non è detto che un testo considerato perfetto da Yoast sia effettivamente valido per gli utenti e Google. Come fare, dunque? Provate a seguire i nostri consigli!
- Disabilitate, ora, l’analisi delle parole chiave. È fuorviante per un principiante e totalmente inutile per un esperto. Facciamo un esempio: un articolo che tratta di smartphone economici potrebbe essere ottimizzato rispetto alla chiave ‘smartphone economici’ (focus keyword di Yoast), tuttavia le occorrenze delle chiavi correlate (‘smartphone di fascia bassa’, ‘cellulari economici’ e via dicendo) non sarebbero conteggiate. In un articolo molto lungo ciò potrebbe comportare l’accensione di un semaforo rosso abbastanza inopportuno, del tipo: “La densità delle parole chiave è 0.2%, che è troppo bassa; la parola chiave principale è stata trovata 1 volte”. Tuttavia, Google, come ben sappiamo, è in grado di considerare anche le chiavi correlate e secondarie, e non soltanto la chiave primaria che, peraltro, a voler seguire letteralmente il consiglio di Yoast, potrebbe portare a keyword stuffing.
- Sempre, sempre, sempre specificare la meta description. Una delle funzionalità più utili del plugin è quella di poter lavorare – anche sfruttando l'editor di massa – su title e description. Come sappiamo bene, inoltre, oggi i caratteri a disposizione sono molti di più. Perché non sfruttare questa opportunità, dunque?
- Testi da 300 parole? Dipende. Non è una regola fissa. A volte ne servono molti di più, a volte un po’ meno. Anche in questo caso non fatevi spaventare dal semaforo rosso.
- Attenti alla keyword cannibalization. Fate in modo che i contenuti del vostro sito o blog non siano in competizione tra loro. Mi capita spesso, nel mio lavoro, di avere a che fare con siti di servizi in cui le keyword strategiche puntano ad articoli del blog piuttosto che alla pagina relativa al servizio in questione. Facciamo un esempio: se intendo posizionare il mio servizio di ‘analisi di mercato’ eviterò di scrivere un articolo ottimizzato sulla stessa keyword, perché l’ideale sarebbe che l’utente sia dirottato sulla landing page (l’obiettivo è la conversione).
- Attenzione a quello che indicizzate. Un altro classico errore è indicizzare tutto. Yoast consente – attraverso la scheda Titoli e Metadati di scegliere quali contenuti indicizzare e quali no. Se ad esempio l’uso dei tag è dissennato e inopportuno forse è il caso di inserire un noindex, per evitare la penalizzazione da Tag Excess, di cui ancora si parla troppo poco…
Ora tocca a voi, quali sono i vostri trucchi per un’ottimizzazione SEO con i fiocchi?
alessia
Classe 1984, lavoro in proprio come consulente SEO. Vivo a Milano e collaboro con web agency italiane, occupandomi, nello specifico, di ottimizzazione on site e posizionamento sui motori di ricerca. Il Content Marketing è la mia arma vincente: amo la scrittura in tutte le sue forme. Le mie passioni oltre alla SEO? Le serie TV e l'estate.