In questo articolo vedremo alcune tecniche per nascondere i vostri siti recuperati con alta autorità agli occhi di John Mueller & Co, in quanto questa attività non rispetta le linee guida del motore di ricerca. Questi siti vengono definiti anche PBN (Private Blog Network), sebbene storicamente questa strategia consistesse nel linkare tra di loro domini molto autorevoli, le cosiddette link wheel o link farm. Più info qui.
È senza alcun dubbio una tecnica black hat, anche se credo sia una delle più white che ci siano in circolazione. ;)

Come appare oggi un PBN, con schema a stella.
Nonostante la nomenclatura possa far storcere il naso ad alcuni professionisti che operano da anni in questo campo, attualmente nella scena internazionale questa terminologia (che sia errata o meno poco importa) sta ad indicare dei domini recuperati che hanno dei link molto autorevoli alle spalle (da giornali, enti governativi, università e via discorrendo) e che sono molto utili in una strategia adeguata di link building.
Quali sono gli errori da evitare quando si costruisce un #PBN? Ecco la lista completa! Condividi il TweetCosa sono i Footprint, ovvero: come non lasciare traccia del vostro passaggio
Nella tenzone perenne contro il team antispam di Google, la precisione nelle azioni di un SEO è fondamentale. Non dobbiamo lasciare tracce di qualunque nostro passaggio su dei siti che manderanno link artificiali verso il money site.
Per le linee guida del motore di ricerca, infatti, fare link artificiali = male. Poi, però, è il primo a giocare sporco. Ogni volta che si costruisce un network di blog il cui unico scopo è quello di mandare link di un certo peso ai vostri siti (o a quelli dei vostri clienti), si devono tenere a mente alcuni importanti concetti, che ora andremo ad analizzare.
Whois
In questo caso ci viene in aiuto la possibilità di oscurare il Whois del proprio dominio. Quando si acquista un dominio, infatti, i dati anagrafici dell'intestatario ed i contatti tecnici sono inviati al registry, che ne validerà l'esattezza. Tutte le anagrafiche dei domini vanno a formare un database pubblico.
Per fare una similitudine, basta considerare un database whois come un elenco telefonico. Il nostro obiettivo è quello di scomparire da questo gigantesco elenco.
Molti registrar danno l'opportunità di nascondere queste informazioni, sebbene per i domini .it non sia contemplata la possibilità di avere un oscuramento completo (quei pochi registrar che lo permettono non nasconderanno il nome e cognome).
Come ovviare? Trovatevi un prestanome, non avrete bisogno di nascondere nulla! :)
Per registrare i domini dovrete usare differenti registrar (GoDaddy, Register, Aruba ecc ecc) per rendere ancora più casuale il whois dei vostri siti.
Hosting di PBN
Un'altra accortezza che dovreste avere quando si tratta di costruire un PBN è quella dell'hosting. Anche in questo caso usate il buon senso: siate completamente casuali. Non utilizzate compagnie di hosting fatte apposta per la SEO, ad esempio IXWebhosting e HostNine, in quanto è chiaramente un footprint (sia per gli IP che per i nameserver, utilizzati da pochi siti che potrebbero essere di qualità scadente). Assicuratevi anche che i tempi di uptime siano accettabili, oltre il 90%, perché costituisce un fattore di autorevolezza per Google.
Ci sono molti modi per hostare i vostri blog, ma solo alcuni di questi nona lasceranno delle tracce del vostro passaggio. Prima però passiamo alla knowledge base che dovrebbe avere chiunque è intenzionato a costruirsi un network.