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Manutenzione dei siti web: perchè è una attività necessaria

Manutenzione dei siti web: perchè è una attività necessaria

Articolo datato

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Molti sviluppatori, dopo aver realizzato un sito web, propongono un contratto di assistenza per effettuare nel corso del tempo attività di manutenzione.
Erroneamente e per rendere più semplice il discorso potremmo dire che un sito web è come una macchina appena acquistata, per i primi anni non avremo problemi, ma con il passare del tempo sarà necessario effettuare qualche intervento per sistemare i possibili guasti o aggiornare la centralina.
Sommario

Questa metafora però per un sito web è sbagliata, in quanto un sito non è un prodotto a se stante, ma in alcuni casi quando vengono utilizzate librerire condivise, il prodotto online è dipendente da script che risiedono su server esterni. Questi script se generano errore possono così inficiare la visualizzazione del sito che li utilizza.

Effettuare manutenzione al proprio sito web non è una attività accessoria, ma necessaria Share on X

Perchè è necessario effettuare manutenzione ad un sito web

in manutenzioneCome accennato poco prima un sito web dinamico (ossia con un pannello di amministrazione e/o che recupera i dati da un database) si appoggia ad un server che ha un motore interno di interpretazione del codice di programmazione.

Per questo motivo potrebbe succedere che, con il passare del tempo a seguito di aggiornamento dell'host gli script che prima funzionavano potrebbero interrompersi a causa di codice deprecato al loro interno (ossia non più supportato dal web server).

Utilizzando poi librerie condivise, come javascript per effetti animati o recupero di dati mediante chiamate asincrone, vi è la possibilità che l'evoluzione del codice blocchi i nostri script o peggio ancora permetta a malintenzionati di bucare il nostro sito mediante falle di sicurezza, oppure che il linguaggio di markup con cui sono state realizzate le nostre pagine si sia evoluto e, che non essendo più supportato o supportato in maniera diversa da parte dei browser, dia problemi nella renderizzazione della pagina e conseguentemente la renda poco usabile.

Nel caso poi di siti dinamici appoggiati su un database è necessario effettuare manutenzione ai record registrati sulla base di dati, in modo tale da pulirla da quelli inutili e rendere più veloce l'esecuzione dei processi del server.

Nei siti web dove spesso vengono modificati i contenuti vi è rischio di generare molti errori 404, nel caso di pagine eliminate o dall'url modificato. In questo caso è opportuno effettuare dei redirect 301 per evitare che questi contenuti vengano de-indicizzati dai motori di ricerca.

In ultimo è necessario aggiornare i siti web quando sono collegati a servizi terzi, come i bottoni di condivisione sociale o API rilasciate da alcuni tool (ad esempio Google Maps), che a seguito di modifica delle modalità di utilizzo necessitano di aggiornamento del codice.

In sintesi è opportuno mantenere aggiornato un sito web per:

  • evitare codice deprecato mantenendo la compatibilità con il server;
  • far si che gli script terzi siano aggiornati alle funzionalità utilizzate dal sito;
  • mantenere il codice di markup aggiornato agli standard;
  • pulire il database da record inutili;
  • effettuare redirect 301 nel caso di contenuti spostati o eliminati;
  • aggiornare il collegamento con i servizi terzi;

Restyling di un sito web e manutenzione: quali differenze?

Tempo fa avevo realizzato un articolo in cui vi raccontavo come mai è necessario effettuare, nel corso del tempo, un restyling del sito web al fine di "svecchiare" la nostra vetrina virtuale.

La manutenzione è una attività ben diversa dal restyling, in quanto quando si effettua attività di manutenzione di un sito online non necessariemente si modificherà il layout, la struttura o i contenuti presenti, ma semplicemente in alcuni casi si interverrà sul codice senza che l'utenza noti una differenza rispetto al sito prima dell'attività di aggiornamento.

La manutenzione di un sito Wordpress

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Tutti i CMS come Wordpress necessitano di una attività di manutenzione pianificata nel tempo, molto di più che nei Content Management System proprietari, in quanto una utenza malintenzionata potrebbe sfruttare le falle di sicurezza chiuse con il nuovo aggiornamento e evidenziate nel changelog delle nuove versioni di Wordpress. Infatti in una versione non aggiornata di Wordpress vi è il rischio che le falle di sicurezza rimangano aperte e sfruttabili da chi ha intenzione di bucare il sito.

Aggiornando Wordpress è poi necessario analizzare se la nuova versione sia poi compatibile con le plugin o il tema installato, in quanto come è successo nel passaggio da WP 4.4 a 4.5 vi è il rischio che alcune plugin smettano di funzionare o creino problemi (come ad esempio il caso di Visual Composer).

Attenzione! In alcuni casi nel passaggio a versioni aggiornate di PHP vi è il rischio che il core di una installazione Wordpress non aggiornata smetta di funzionare!

Tenere un sito aggiornato aiuta la SEO

Sappiamo tutti che aggiornare un sito web a livello di contenuti aiuta la SEO, facendo comprendere al motore di ricerca che le nostre pagine vengono elaborate frequentemente e che per questo è opportuno che lo spider passi più spesso per recuperare i nuovi contenuti, ma come accennato nel primo paragrafo di questo articolo è opportuno analizzare gli errori 404 di un sito, quando spostiamo o eliminiamo del contenuto, in modo tale da effettuare dei redirect 301 dagli URL non più esistenti a quelli nuovi, in modo da non perdere il posizionamento acquisito nel tempo.

Come effettuare la manutenzione di un sito web

Aggiornare un sito web è una operazione non complessa ma delicata. In primis è necessario comprendere il codice con cui è sviluppato il sito, nel caso di CMS o siti dinamici realizzati da zero, in modo da intervenire in maniera precisa evitando di mandare offline l'intero prodotto.

Nel caso di un aggiornamento periodico possiamo intervenire direttamente (previo backup del database e dei file), ma se dobbiamo effettuare la manutenzione di un sito non aggiornato da parecchi anni e necessario procedere per gradi.

Per questo è opportuno effettuare un backup dei file che compongono il sito e del database in modo tale da poter pubblicare una versione di test del sito, su cui effettuare la manutenzione, pubblicata su un server locale/online. In questo modo effettuando tutti gli interventi non rischieremo di mandare offline il sito originale.

Una volta che abbiamo aggiornato il codice e testato il funzionamento sarà opportuno inserire una splash screen temporanea mentre procediamo alla messa online del sito a cui abbiamo effettuato manutenzione. Una volta controllato il corretto funzionamento potremo eliminare la pagina temporanea e permettere all'utenza di visitare nuovamente tutte le pagine del sito.

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Commenti

Rispondi 02-05-2019 14:24
Angela Drago
Quanto tempo richiede la manutenzione di un sito e-commerce?
Rispondi 24-05-2019 07:19
Pino
Per la manutenzione tecnica dipende dal tipo di piattaforma e dal numero di prodotti.

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